25/01/2021 - La coscienza vocazionale
La coscienza è stata per secoli considerata la voce indiscussa di Dio che parla dentro l’essere umano; “il sacrario dell’uomo dove egli si trova solo con Dio” la definì il Concilio Vaticano II. Nel recente passato la coscienza è stata anche presidio sicuro dell’autonomia individuale; oggi è diventata un brusio indistinto, che provoca molti fastidi, affidati per lo più alla cura degli psicologi. Per capire il destino della coscienza il numero di gennaio della rivista “Rogate ergo”, attraverso le riflessioni dei teologi moralisti Renzo Gerardi e Sabatino Majorano, intreccia l’analisi storica con l’attualità, mentre dal punto di vista biblico don Giuseppe De Virgilio spiega come ascoltare le chiamate di Dio. Per tenersi vigili alla Sua voce Rogate ergo suggerisce l’esercizio quotidiano dell’esame di coscienza e la confessione frequente, mentre il moralista Don Basilio Petrà lamenta che “è ancora largamente presente una percezione della confessione come obbligo di ‘sanzione del passato in ordine alla comunione” piuttosto che come luogo di conversione. Ma se confessarsi bene è importante, altrettanto lo è trovare il sacerdote capace di suscitare nei cuori un sentimento sincero e duraturo. Insieme a sacerdoti che nella storia della Chiesa hanno richiamato folle intorno al loro confessionale, la rivista riporta la testimonianza di confessori di oggi. Don Alessandro Di Medio, parroco nel quartiere romano della Garbatella, racconta: “Per me confessare è gustare la bellezza dell’agire di Dio nell’anima. Non di rado devo trattenere le lacrime specialmente quando la persona che ho davanti ha confessato una vita di brutture. E poi vedo come il sangue di Cristo spegne le fiamme in cui la persona ardeva e le restituisce la sua dignità. E’ bellissimo. Già solo questo vale accettare tutte le rinunce che essere sacerdote comporta ”.
Firmano le pagine di questo numero: Domenico Segalini, Vito Magno, Giosy Cento, Giuseppe De Virgilio, Aldo Vendemiati, Luca Peyron, Mario Pollo, Sabatino Majorano, Riccardo Benotti, Antonio Gentili, Alessandro De Carolis, Renzo Gerardi, Angelo Montonati, Salvatore Mazza, Danilo Zanella, Luciano Cabbia.